Il Limoncello di Capri è un patrimonio culturale Italiano, i limoni di Capri sono addirittura patrimonio dell’umanità per l’UNESCO.
Il limoncello si produce per infusione della scorza di limoni in alcol, per un periodo che in genere varia tra le 48 e le 72 ore.
Dopo l’estrazione alcolica degli oli essenziali, le bucce ormai completamente bianche (già dopo tre giorni) vengono rimosse per filtrazione.
A questo punto si aggiunge la soluzione di acqua e zucchero.
Il preparato, riposa un mese al buio a temperatura stabile intorno ai 20 °C, lasciando cosi terminare le reazioni di esterificazione tra gli oli essenziali acidi della buccia e l’etanolo aggiunto come solvente in forte eccesso.
La presenza di una ‘si elevata concentrazione di etanolo spingerà l’equilibrio delle reazioni verso destra facendole avvenire spontaneamente senza catalisi.
Il risultato di questa attesa, oltre la necessaria e umana curiosità del voler sapere come sia il prodotto, è un arrontandamento e un ammorbidimento del sapore del limoncello.
In questa elegantissima bottiglia satinata, è il perfetto regalo per gli amici, oppure da gustare come dopo pasto per le vostre grigliate estive.
Consiglio dell’enotecario
Il Limoncello di Capri si beve ghiacciatissimo, freddo da congelatore, se servito nel modo giusto permette di digerire anche l’arrosto più pesante.