Il Bolgheri Sassicaia DOC 2021 della Tenuta San Guido è un vero e proprio Simbolo, uno di quelli che si spezzano e poi si ricompongono quando ci si ritrova. Quest’anno sono 52 anni di Sassicaia.
Sassicaia è prima di tutto un vigneto di circa 75 ettari, a Bolgheri, con parcelle di esposizione differenti varianti da ovest a sud-ovest.
Per via della grande concentrazione calcaree nel terreno, si ha la presenza di formazioni “sassose” da cui il toponimo Sassicaia ovviamente prende il nome, in un bellissimo fonema toscano.
Sassicaia segue fermentazione alcolica in acciaio con macerazione sulle bucce per circa una decina di giorni.
L’affinamento di Sassicaia 2021 avviene in barrique di rovere francese di primo passaggio a bassissima tostatura la minima possibile, per 24 mesi. Affina in bottiglia per tutto il tempo necessario, perchè come tutte le cose buone necessità del suo tempo. Non il tempo che l’uomo decide per lui, il tempo che Sassicaia decide di aver bisogno.
Ogni annata di Sassicaia è diversa e questa è ancora tutta da scoprire.
Storia
Sassicaia detiene, il primato della vinificazione bolgherese, nasce come esperimento del Marchese Incisa della Rocchetta negli anni 20 del 1900.
Prodotto inizialmente per sé e gli amici da una serie di viti in vaso raccolte in giro per il mondo.
Sassicaia esprime in una bottiglia il primato assoluto della reggenza primaziale dei vini di Taglio Bordolese Toscani.
Il vigneto di Sassicaia storicamente è uno dei pochi a essere una vera e propria DOC circoscritta a un solo vigneto. Bolgheri Sassicaia DOC non è una semplice sottozona di Bolgheri.
Un organismo trascendente il consorzio del Bolgheri DOC, di cui fa parte a Latere.
Note di degustazione
Bolgheri Sassicaia 2021 è unico, una delle annate più difficili degli ultimi anni, ora ancora chiusa, ma siamo sicuri che nei prossimi 10 esploderà in un capolavoro. Come solo le annate difficili sanno fare.
Il fondo di acidità e di tannino lasciano sperare molto molto bene.
Abbinamento
Sassicaia la prima volta lo si beve da solo, meditando e ragionandoci sopra, sempre e solamente nelle serate più importanti.
Si abbina e accompagna a i grandi secondi raffinati, di carne rossa o di cacciagione tipica toscana.
Specialmente indicato per elaborazioni moderne di piatti tradizionali a base di cinghiale.