Banditone di Campotondo 2020 Orcia DOC della cantina di Campotondo, è un vino austero e introverso, che si rivela solo poco a poco esplodendo in una profondità immensa.
Un vino di simile prezzo e simile concezione, anche se di tutt’altra regione è Agamium di Cantalupo. Pochissimi interventi in cantina, giusto un piccolo passaggio sul legno e giovane, ma in grado esattamente come Banditone di crescere ed esplodere nel bicchiere come una bomba.
Banditone di Campotondo nasce nel cuore del parco naturale dell’Orcia Verde, l’uva dopo la vendemmia viene pigiata e diraspata, con fermentazione in vasche d’acciaio.
Il processo di macerazione sulle buccie dura circa 20 giorni, con rimontaggi circagiornalieri.
Banditone di Campotondo da disciplinare Orcia DOC affina almeno 12 mesi in botti medio piccole di rovere di Slavonia e Francese, con successivo affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi.
Il produttore racconta:
“Il legame con il Banditone è profondo perchè è il primo vino che ho prodotto, quello in cui mi riconosco di più.”
Questo rende l’idea su quanto curata sia la produzione di questo importante vino dell’Orcia.
Note di degustazione
Il Banditone di Campotondo 2020 è rosso scarico, ma non lasciatevi ingannare dal colore leggero.
Al naso è complesso, fruttato di mirtilli e lamponi, piacevolissime le spezie e i sentori lasciati dal legno, fantastico il sentore di falcio d’erba, balsamico di salvia e mentuccia. Al palato l’impatto è tannico e austero, ma la grande acidità gli conferisce una grande bevibilità. Delicatissima tendenza dolce. Un vino che spacca, come tutti i vini della cantina.
Abbinamento
Il Banditone di Cantina di Campotondo rappresenta la quint’essenza del vino da carne toscano, tannico e austero, ma più facile dell’acqua. Perfetto in abbinamento con una fiorentina al sangue. Non serve nient’altro.
Opinione dell’enotecario
Il figlio più piccolo di Enoteca Chirico racconta di questo vino cosi: “Il Banditone di Campotondo è un vino incredibile, complesso, esplosivo, al primo sorso riempe la bocca. Al naso è balsamico. Ma dal secondo sorso, il secondo sorso è magia, asciutto da morire come piacciono a me, non è vellutato come quei vini da nebbiolo che bevi tu, ma non è spigoloso, è asciutto. Un vino immenso”
Il tu è naturalmente rivolto allo scrivente.